Emergenza Cig in deroga, presidio a Roma il 18 luglio

In Emilia Romagna sono all’incirca 32.000 le lavoratrici e i lavoratori che rischiano di trovarsi licenziati da settembre…

 

CgilIn Emilia Romagna sono all’incirca 32.000 le lavoratrici e i lavoratori che rischiano di trovarsi licenziati da settembre, vanificando in questo modo tutto il lavoro svolto dalle parti sociali e dalle istituzioni di questa Regione, a partire dal Patto per attraversare la crisi, che hanno perseguito l’obiettivo di tenere agganciati i lavoratori alle imprese ed al reddito, evitando i licenziamenti, per salvaguardare il nostro sistema produttivo durante la crisi.

A questo punto la situazione assume toni di drammaticità e trascina decine di migliaia di famiglie nella povertà e nell’indigenza, mettendo a rischio la coesione sociale. Per queste ragioni è indispensabile ottenere l’immediato finanziamento degli ammortizzatori in deroga.

La Cgil Emilia Romagna, unitamente a tutte le categorie regionali, con l’ordine del giorno del Direttivo dello scorso 22 maggio aveva denunciato la grave situazione che si sta determinando sugli ammortizzatori in deroga alla luce dell’assenza della copertura finanziaria, causata dalla mancata promulgazione dei decreti da parte del governo e dal rischio che questo strumento venga superato o limitato senza avere in alternativa soluzioni anche transitorie.

Nonostante l’accordo sottoscritto in Regione lo scorso 30 giugno, che proroga l’utilizzo della cassa integrazione in deroga al 31 agosto 2014, resta il problema che le persone coinvolte dalle sospensioni sono in attesa già da 6 mesi del pagamento delle prestazioni da parte dell’Inps e rischiano di rimanere senza reddito ancora per molte settimane.

La Cgil Emilia Romagna ritiene necessario intervenire per modificare radicalmente il decreto governativo sulla modifica dello strumento della deroga, riproponendo quanto convenuto con il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani per garantire, nella transitorietà, la continuità occupazionale e di reddito per le lavoratrici e lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori. Il periodo transitorio deve accompagnare la riforma degli ammortizzatori sociali che devono assumere carattere universalistico, così come proposto a suo tempo dalla nostra confederazione, contrastando la posizione del governo e di Confindustria che mira a ridurre la tutela sociale.

Per questi motivi la Cgil Emilia Romagna ha deciso di promuovere una campagna capillare d’informazione nei luoghi di lavoro, verso le istituzioni e gli organi di informazione per fare luce sulla drammaticità della situazione e sulle condizioni economiche e sociali in cui vivono decine di migliaia di famiglie.
Per ottenere risposte immediate ed evitare un dramma sociale insostenibile, Cgil Cisl Uil dell’Emilia Romagna hanno organizzato un presidio a Roma, davanti a Montecitorio il prossimo 18 luglio. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa convocata per lunedì 14 luglio presso la sede della Cgil regionale a Bologna.