Crisi Cesi: lettera dei lavoratori al ministro Poletti

Egregio Sig. Ministro del Lavoro
Dott. Giuliano Poletti

Da alcuni giorni le lavoratrici ed i lavoratori della cooperativa CESI stanno vivendo un vero e proprio incubo. Tutte le certezze sulle quali ciascuno di noi aveva costruito la propria vita sono state messe in discussione, mettendo contemporaneamente a rischio il nostro lavoro ed i nostri risparmi. In una parola il nostro futuro…

Egregio Sig. Ministro del Lavoro
Dott. Giuliano Poletti

Da alcuni giorni le lavoratrici ed i lavoratori della cooperativa CESI stanno vivendo un vero e proprio incubo. Tutte le certezze sulle quali ciascuno di noi aveva costruito la propria vita sono state messe in discussione, mettendo contemporaneamente a rischio il nostro lavoro ed i nostri risparmi. In una parola il nostro futuro.

Siamo consapevoli di essere un pezzo di un problema più grande che investe centinaia di migliaia di famiglie in Italia, ma sappiamo anche di rappresentare un pezzo della storia economica della nostra regione, un’idea alternativa di lavoro e di impresa che non può sciogliersi come neve al sole.

Per questo ci batteremo affinché la nostra vertenza si risolva con un esempio positivo.

Le questioni aperte e da affrontare sono le seguenti: il prossimo 23 luglio si terrà, presso il Ministero del Lavoro, l’esame congiunto per la concessione della CIGS per 12 mesi; siamo certi che il ministero avrà la consapevolezza che senza la CIGS si aprirebbe uno scenario devastante per tutti noi; la Lega delle Cooperative dell’Emilia-Romagna da mesi dichiara di lavorare ad un processo di aggregazione tra cooperative edili che coinvolgerebbe anche la CESI; noi pensiamo che si debba cominciare
ad entrare nel merito del progetto perché il tempo è ormai agli sgoccioli; presso la Regione Emilia Romagna è stato istituito il tavolo di crisi della cooperazione edile; noi riteniamo che a partire da quel tavolo si debba cominciare ad affrontare complessivamente il riassetto della cooperazione nella nostra regione; servono nuovi strumenti di carattere nazionale, in grado di supportare l’intero piano di riorganizzazione e ristrutturazione, in quanto gli ammortizzatori sociali utilizzabili in edilizia sono assolutamente inefficaci ad accompagnare una riorganizzazione del comparto.

Questi sono i passaggi da affrontare. Su questi il ministro del Lavoro può svolgere un ruolo importante sul quale noi contiamo. Per fare ciò però serve mantenere l’impegno condiviso di istituire i tavoli di confronto, a partire da quello in Regione Emilia-Romagna in via di convocazione per effettuare incontri ufficiali e risolutivi.

Noi tutte e tutti abbiamo conferito mandato alle nostre rappresentanze sindacali (RSU e Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) a rappresentare le nostre istanze e le nostre richieste in tutte le sedi. A partire dalla più importante di tutte: la continuità occupazionale e di reddito per tutti.

Siamo quindi certi che anche il Ministro del Lavoro si adopererà affinché in tempi rapidi si entri  nel vivo del confronto per provare a dare qualche certezza ed un futuro a noi, alle nostre famiglie, ai nostri figli e più in generale ad una comunità pesantemente provata da questa lunga crisi.

Distinti saluti

Imola, 21 Luglio 2014

Le Lavoratrici ed i Lavoratori COOP.  CESI Imola