Chloride Emerson, alta adesione allo sciopero

Prosegue la mobilitazione per chiedere il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di un serio e trasparente confronto sul progetto aziendale…

Alta adesione allo sciopero di otto ore indetto alla Chloride Emerson per chiedere il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di un serio e trasparente confronto sul progetto aziendale. Ampia la partecipazione al presidio con oltre 70 lavoratori della multinazionale americana sotto la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna per sostenere i tre colleghi convocati con l’azienda a discutere dei licenziamenti.
La Commissione è stata aggiornata all’otto luglio e l’azienda ha riconfermato l’intenzione di procedere con i licenziamenti senza voler aprire nessun tipo di confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze.
Per la Fiom è inaccettabile il comportamento della multinazionale nei confronti dei lavoratori continuando a negare la possibilità di conoscere veramente il futuro produttivo e occupazionale del sito bolognese. Ancora più alta è la preoccupazione tra i lavoratori di Castel Guelfo dopo l’annuncio, nella giornata di ieri, di scorporo dal gruppo Emerson.
Pertanto chiediamo con urgenza prima dell’8 luglio la convocazione del Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo e occupazionale della Città Metropolitana presieduto dal vicepresidente Daniele Manca.
È assurdo il comportamento dell’azienda che non rispetta i contratti aziendali e individua nei licenziamenti l’unica soluzione ad eventuali processi riorganizzativi.
Riteniamo che la politica e le istituzioni non possono rimanere indifferenti all’arroganza di questa dirigenza lasciando soli i lavoratori davanti allo strapotere di queste multinazionali.
Nei prossimi giorni convocheremo le assemblee in azienda con tutti i lavoratori per un aggiornamento sulla situazione e decidere come proseguire la mobilitazione.